Lunedì, 27 Aprile 2020 10:39

Smartworking - Lavorare da casa in tempo di corona virus Featured

In una situazione emergenziale data dal propagarsi del COVID-19 siamo riusciti ad attivare, quasi sempre da remoto, soluzioni di Smartworking in modo da consentire ai nostri clienti di cercare di continuare a svolgere il proprio lavoro. Grazie a strumenti per lo più gratuiti, o meglio Free, come Anydesk abbiamo messo tutti in condizione si svolgere le proprie attività. Questa era ed è una soluzione temporanea, volta per lo più a risolvere una situazione contingente, una soluzione che non garantisce la sicurezza dei dati e la corretta funzionalità operativa. Sappiamo ormai tutti che per garantirci le riaperture delle proprie attività bisognerà dotarci di soluzioni di Smartworking, ove possibile, e per questo bisognerà pensare a strutturare il servizio in modo che sia sicuro facilmente configurabile e facilmente fruibile, e magari anche rendicontabile.

Prendiamo l’occasione del fermo per analizzare alcune soluzioni possibili, magari basate su architetture esistenti, in modo da poter realizzare qualcosa che sia facilmente impostabile, una soluzione sicura ed affidabile e soprattutto che abbia dei costi bassi o facilmente accessibili.

Prendendo ad esempio le attuali infrastrutture informatiche, quelle esistenti all’interno delle vostre aziende possiamo ipotizzare alcuni scenari.

smartworking1Utilizzo del PC di ogni singolo operatore. In questo caso bisogna consentire la connessione al singolo PC. Possiamo avere due possibili modalità:

1) Utilizzo di strumenti di assistenza remota come Teamviewer, Supremo, Logmein o Anydesk che comunque hanno costo utente periodico (mensile o annuale), se utilizzato per uso aziendale e licenze Free per uso strettamente personale. Per la connessione basta conoscere ID e Password del proprio pc.  Da verificare l’utilizzo di periferiche locali come stampanti.

2) Utilizzo della funzione desktop remoto del PC. Basta attivare la connessione RDP sui singoli PC e si accede con gli stessi utenti locali. Questo, per questioni di sicurezza, richiede la creazione di una VPN aziendale con conseguente configurazione nel PC di casa o personale.

smartworking2Tutte e due le soluzioni richiedono che i PC siano accesi. Quindi o si lasciano accesi, o si configura un’accensione automatica del PC (Wake on Lan). Altrimenti occorre che qualcuno provveda.

Utilizzo di un server per consentire l’accesso a sessioni remote. Anche in  questo caso possiamo avere un paio di soluzioni:

1) Utilizzo delle funzionalità Desktop remoto, richiede licenze terminal server per ogni utente/device che si connette, una capacita hardware (CPU, RAM, HD ecc.) della macchina di supportare tutte le connessioni simultanee. E’ consigliata una più possibile omogeneità delle periferiche (stampanti). Con questa soluzione si configura una sola volta l’accesso agli applicativi. Anche gli applicativi di tipo office vanno installati una sola volta

2) Utilizzo di PC virtualizzati. Si crea un PC virtuale per ogni utente e si permette l’accesso remoto. Ogni utente si connette al proprio PC  virtuale ed ogni PC deve essere opportunamente configurato con gli applicativi da utilizzare. Si può sempre creare il primo e replicarlo, si possono virtualizzare PC fisici. Richiede licenza windows per ogni PC virtuale.

smartworking3Tutte e due le soluzione richiedono un hardware adeguato alle esigenze, una infrastruttura sicura con connessione remota tramite VPN. Il vantaggio rispetto all’uso dei singoli PC che si ha una sola macchina fisica accesa ed, essendo normalmente un server, è strutturato per rimanere acceso.

Soluzione CLOUD con virtualizzazione di tutta l’infrastruttura informatica.

1) Ha un costo mensile in base ai server che si vogliono virtualizzare, alla capacità necessaria, agli spazi di archiviazione. Richiede una connessione internet Aziendale ampia, più che sicura e possibilmente ridondata con diverse soluzione tecnologiche (es. Fibra-4G) in modo da consentire alle persone che lavorano in azienda di usufruire sempre dei servizi.

smartworking4Questa soluzione consente di abbattere i costi di gestione dei server, di backup e di sicurezza, ma mette a rischio la continuità operativa in caso di mancanza di connessione internet soprattutto per chi lavora dall’azienda

Qualsiasi di queste soluzioni ha di punti a favore e dei punti contro. Tutte richiedono investimenti quantomeno in configurazioni, a volte da ripetere su ogni sinolo pc da connettere. Certo che chi ha già un’infrastruttura ben configurata ha un investimento minimo da fare altrimenti bisogna lavorarci se si vuole ottenere una soluzione rapida ed affidabile soprattutto sicura.

Strumenti di aiuto alla gestione ed alla configurazione

smartworking5Abbiamo detto che le possibili soluzioni sono praticamente 3, ma se vogliamo escludere la terza soluzione che è sicuramente più adatta ad Aziende che hanno sedi dislocate in più parti del mondo, dove la creazione di infrastrutture Cloud diventa quasi obbligatorio, rimangono praticamente percorribili 2 soluzioni.

AWINGU

Nelle nostre ricerche e verifiche abbiamo trovato e possiamo proporre una soluzione innovativa che consente di configurare e gestire una soluzione di Smartworkig, utilizzando l’infrastruttura esistente.

Si tratta infatti di una Virtual Appliance AWINGU che consente di pubblicasmartworking6re tramite interfaccia web ciò di cui l’operatore remoto ha bisogno. Una volta configurata l’operatore potrà collegarsi tramite una qualsiasi PC o device tramite un browser senza dover configurare praticamente nulla. Proprio per questo non necessita di VPN. L’autenticazione è a più fattori e si può avere anche il codice di conferma via SMS (tipo internet banking)

Awingu consente di connettere sia singolarmente i PC sia  di utilizzare macchine terminal server.

Gestisce i documenti condivisi e ne gestisce i permessi di accesso (solo lettura, smartworking7modifica, cancellazione ecc.).

Anche la configurazione della stampante locale è semplice e gestibile da utente finale.

 

 

 

Last modified on Martedì, 28 Aprile 2020 10:05